Racconti in 100 parole
Tutto in una notte
Non avevo mai osato tanto, ma quell'estate d'agosto aveva il sapore della passione, a dispetto di quell'amicizia che si trasformò in dolce tentazione. Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto, non volevo più proteggermi da quel brivido di complicità che nel silenzio ci teneva uniti. Poi, una notte lui mi annunciò il suo arrivo con una telefonata, incredula presi fiato; pochi gradini e Ivan era tra le mie braccia...
to be continued
Il patto
Fitz, era lì, sempre al mio fianco, pronto con le sue parole a vestire la mia anima, ma anche a spogliarla con il suo sguardo. Tutto nacque con una stretta di mano, e con il patto di un "per sempre" che suggellò la nostra profonda amicizia. I nostri abbracci erano pronti a sostenerci a vicenda: questo è ciò che accadde per mesi e mesi... anni.
Nulla avrebbe mai tradito il nostro patto! Poi, una sera un bacio in riva al mare, e quell'imbarazzo che invertì la rotta dei nostri cuori. Il silenzio parlò per noi, ma io decisi di non liberare ciò che il mio cuore voleva pronunciare attraverso le mie labbra, e con un passo indietro rispettai il patto, in fondo fu solo l'amore a tradirlo.
Luglio 2013
Luglio 2013
settembre 2013 -Storie in 100 parole (per l'Erudita) racconto in 100 parole - IL PATTO
settembre 2013 -Storie in 100 parole (per
l'Erudita) racconto in 100 parole - IL PATTO
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L' antica dogana - Annarita Mastrangelo Casale
Erano trascorsi molti anni da quando vidi entrare Ramon in un ristorante di Roma. Ero appena arrivata da Parigi per realizzare un reportage e visitare l’Augusteo.
In attesa della mia granita al caffè, non riuscivo a distogliere lo sguardo da lui. Con sex appeal da vendere, indossava una camicia bianca di lino che metteva in risalto l’abbronzatura di quel luglio romano.
La sorpresa l’ebbi l’indomani mattina, Ramon mi era stato assegnato come cameraman per le riprese del reportage. È lì che seppellii il mio segreto tra le macerie del mausoleo più affascinante di Roma. Dopo vent’anni, ripercorreremo quei luoghi insieme, forse destinati l’uno all’altra, e chissà se liberi di amarci una seconda volta…
to be continued
Il titolo del racconto in 100 parole è un omaggio al luogo che mi ha ispirato
pp. 128 - Antologia
formato 13X20
978-88-6004-357-3
12,00 euro
Erano giorni stupendi, in cui l’estate ardeva ancora purissima, appena svuotata un po’ dentro, dalla sua furia. Via Fanfulla da Lodi, in mezzo al Pigneto, con le casupole basse, i muretti screpolati, era di una granulosa grandiosità, nella sua estrema piccolezza; una povera, umile, sconosciuta stradetta, perduta sotto il sole, in una Roma che non era Roma. È Pasolini a regalarci questo fotogramma perfetto di Roma, grande città in grado di custodire piccoli tesori, sotto un sole che qui e solo qui, indossa un colore che altrove non conosce. Roma è il contrario di se stessa e lo sa bene, le sue leggende diventano storie e la sua storia è una leggenda. E lei ce lo dice tutti i giorni ammiccando dalla serratura del Giardino degli Aranci, ubriacandosi a Trastevere, abbracciando i suoi colli dall’alto di un Pincio solitario e maestoso, facendo le fusa come i suoi gatti.
Roma ci racconta una verità che può sgorgare solo dalla sua Bocca. E noi ci crediamo sempre, perché alle tentazioni non si può resistere. Questo libro è una tentazione a più voci, che racconta una città infinita, nello spazio di un ricordo che dura solo cento parole.
Alessio Dimartino nasce a Roma un tot di anni fa. Ha più traslochi alle spalle che capelli in testa ed è ancora vivo. Ha pubblicato Il professore non torna a cena (Giulio Perrone Editore, 2012) e C'è posto tra gli indiani (Giulio Perrone Editore, 2014, Candidato al Premio Strega).
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